Incontro sulla pedagogia di Don Milani
Una mostra itinerante sull'esperienza di Barbiana è approdata nella nostra scuola martedì 19 Settembre e per tre giorni è stata aperta alla cittadinanza, ai docenti e ai ragazzi perchè molti non sanno che quella breve sperimentazione educativa ha lasciato un segno profondo nella pedagogia italiana. Edoardo Martinelli, ex alunno di quella scuola, che ha chiuso i battenti nel lontano 1967, ci ha regalato l'ispirazione, l'energia, il significato di ciò che ha vissuto, lui, figlio di contadini, che si è accorto, in quel contesto, di poter diventare capace, abile in qualcosa, di potersi un pò alla volta attrezzare di quello strumento raffinato di espressione di sè che è la lingua, fatta per comprendere il mondo e giocare al gioco della vita, potendo decidere di essa senza farsi sopraffare.
È stata una chiaccherata serrata e intensa quella tra l'ex alunno di Don Milani e i ragazzi delle classi quinte del Liceo delle Scienze Umane in cui si è parlato di scuola, quella di ieri e quella di oggi, unite però dal fine comune di voler fornire alle nuove generazioni un pensiero critico e autonomo, capace di far fronte alla società complessa con le armi della consapevolezza e della cittadinanza attiva.
Don Milani, è colui che di questa esperienza è stato l'ispiratore e l'attore e che ancora ha molte cose da dirci, in primis il suo infinito amore per la Costituzione, sistematico oggetto di studio per i suoi ragazzi; una scuola a tempo "pienissimo" che durava dalla sera alla mattina; senza voti, perchè nessuno si sentisse escluso o giudicato; severa ma operativa: il prete scomodo avrebbe accolto con favore le odierne metodologie didattiche che mettono i ragazzi al centro e che vedono le conoscenze non come obiettivo finale di un percorso, ma come mero strumento per impossessarsi di competenze.
Prof.ssa Antonietta Capelletti