Viaggio di istruzione 3AE e 3BE
Dal 22 al 24 maggio 2024 le classi 3Ae e 3Be sono state impegnate nel viaggio d’istruzione a Mantova, Verona, Sirmione. Luoghi splendidi e ricchi di tesori culturali da visitare e approfondire, città di fascino, bellezza e accoglienza, che i ragazzi delle due classi, insieme ai docenti Marco Andreolli, Stella Ricci, Marinella Casadei e Cristiana Vianello hanno potuto apprezzare in un clima sereno e disteso.
Lasciamo perciò la parola ai ragazzi delle classi!
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Linda Biguzzi, Sofia Mosconi (classe 3AE)
Vorremmo iniziare dicendo che per la nostra classe questo è stato il primo viaggio di istruzione e le nostre aspettative sono state superate. In tre giorni abbiamo visitato tre importanti città culturali – Mantova, Verona e Sirmione – con un'organizzazione precisa, nonostante alcuni imprevisti, come la pioggia pomeridiana!
A Mantova abbiamo visitato Palazzo Ducale e Palazzo Te; soprattutto quest'ultimo ci ha colpito per l'architettura particolare e la sua interessante storia. Il fulcro del secondo giorno, invece, è stato sicuramente l'Arena di Verona, dalla cui cima delle gradinate abbiamo avuto una veduta spettacolare del monumento e della città. Anche la guida ha contribuito molto a coinvolgerci nella scoperta di Verona. Infine, Sirmione è la città che ci è rimasta più impressa, con le Grotte di Catullo che si affacciano sul lago di Garda creando uno scenario mozzafiato.
Tutto questo, unito alla possibilità di passare del tempo con la nostra e con l'altra classe, al di fuori della scuola, hanno reso questa gita veramente memorabile.
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Diario di viaggio della classe 3Be
Uscita didattica alla mostra al museo di San Domenico a Forlì
Martedì 21 maggio le classi 3Fs e 5Bs si sono recate presso la mostra "Rinascimento Moderno" sui Preraffaelliti presso il Museo Civico San Domenico di Forlì. È stata una visita di straordinario valore culturale e artistico che ha impressionato tutti. L'esposizione presenta oltre trecento opere, tra cui dipinti, sculture, disegni, fotografie, e molto altro.
Una delle caratteristiche più affascinanti di quest’ultima è il focus sull'influenza dell'arte italiana nei confronti delle varie opere provenienti da varie parti d’Europa. Viene evidenziata in particolar modo la connessione tra i capolavori, offrendo una panoramica interessante dell'arte cha va dal Trecento al Cinquecento. Tra le opere più interessanti troviamo quelle dei preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt che vengono messe a confronto con capolavori italiani, come la Divina Commedia di Dante Alighieri (tale confronto rende la mostra più ricca e articolata).
L’elemento più apprezzato da noi sono stati i magnifici arazzi dedicati alla leggenda del Santo Graal, perché raccontano storie affascinanti che catturano l'immaginazione e suscitano interesse e attenzione per il mistero e l'avventura. La loro bellezza è anche nella raffinatezza e precisione con i quali sono stati tessuti, caratteristica che innalza il loro valore dal punto di vista estetico.
A nostro parere è stata una bellissima mostra, che sicuramente ci ha fatto apprendere in modo più profondo il vero significato dell’arte.
Recensione di Laura Cecchini, Giorgia Cavalli e Matilde Gasperini
Giovani epigrafisti latini alla scoperta di Sarsina
Il giorno 7 febbraio la classe 3Cs si è recata in visita presso il sito di Sarsina, l’antica civitas romana di Sassina, nota per aver dato i natali verso il 254 a C. al celebre commediografo latino Plauto. La visita della cittadina ha preso le mosse dalla cattedrale di S.Vicinio e dai resti del Foro romano per poi proseguire dentro al Museo archeologico. Come degli storici, degli epigrafisti e degli archeologi, i nostri studenti hanno intrapreso un accurato lavoro di ricerca e di studio preventivo di una selezione di iscrizioni risalenti al periodo tra I sec. a.C. e II sec.d.C. Ciò ha permesso agli alunni di approcciarsi con consapevolezza al patrimonio del Museo archeologico della cittadina, acquisendo nozioni di epigrafia latina e storia locale. Gli alunni si sono messi in gioco esponendo in piccoli gruppi e a turno la storia, il contenuto e la traduzione delle epigrafi analizzate, con riferimenti alle istituzioni della Sarsina romana, ai personaggi eminenti ed ai luoghi di rinvenimento degli oggetti. L’approccio diretto ai reperti ha permesso agli studenti di contestualizzarli nell’ambiente in cui fiorì l’autore Plauto, precedentemente affrontato in Letteratura latina. La visita al Museo, grazie anche all’apporto delle docenti Silvia Mignatti e Chiara Mariani e della Dott.ssa Stefania Perini, si è ampliata con reperti statuari, musivi, fittili ed archeologici di grande rilevanza. Vi è stato anche un momento dedicato alla visione della ricostruzione del triclinio romano, con ricco pavimento originale a mosaico. I reperti conservati nel Museo di Sarsina risalgono gli scavi sistematici della prima metà del ‘900 nella zona della Necropoli sulla sponda destra del fiume Savio detta di Pian di Bezzo, luogo interessato da frane e depositi alluvionali, che hanno portato alla scoperta di numerosi monumenti sepolcrali di varia pezzatura, culminanti nei grandi mausolei di Obulacco e Rufus (quest’ultimo alto quasi 14 metri ha richiesto la costruzione di un’ala affiancata al Museo). Fra i pezzi unici della collezione si contano i grandi pavimenti a mosaico di ispirazione ellenistica raffiguranti il Trionfo di Dioniso o l’Ercole ebbro provenienti da due grandi domus della città romana. Tra gli oggetti esposti al Museo vi sono una tazza di vetro multicolore emersa intatta da uno scavo, il bronzo con il ratto di Europa o ancora i corredi di ceramiche invetriate da desco, tipiche dell’area medio-adriatica. Dalla Dott.ssa Perini è stato preventivamente fornito agli studenti un ricco corredo didattico con cui poter lavorare a scuola in vista dell’uscita. A conclusione della mattinata si è inoltre visitato il recente scavo archeologico relativo all’area Nord del Foro romano. La visita è consigliata alle classi terze del Liceo Classico o delle Scienze Umane, formando preventivamente la classe con nozioni di epigrafia latina e storia locale.
La docente Silvia Mignatti
Le foto di Robert Capa e una riflessione sul Giorno della Memoria
Giovedì 25 gennaio, io e la mia classe, ci siamo recati presso villa Mussolini a Riccione, per osservare da vicino l’esposizione fotografica di Robert Capa, un inviato di guerra che per passione ha deciso di scattare numerose fotografie cariche di verità, che non solo manifestano l’odio verso la guerra e la morte, ma che mostrano anche un amore intenso e disperato per la vita.
Durante lo svolgimento della Seconda guerra mondiale, Robert Capa ha realizzato numerosi scatti che testimoniano la brutalità degli uomini, in particolare quella brutalità che ha permesso ai nazisti tedeschi di sterminare il popolo ebraico: si registrano oltre 6 milioni di morti, tra cui donne e bambini innocenti che non si meritavano una fine del genere, ma che avrebbero semplicemente dovuto godersi la loro innocenza e spensieratezza in un ambiente tranquillo, pacifico e gioioso.
Devo ammettere che le foto di Capa mi hanno trasmesso tanto orrore quanta emozione e soprattutto sono state in grado di farmi riflettere a fondo sui tristi avvenimenti avvenuti in passato.
La memoria e il ricordo sono le uniche armi in nostro possesso, per non commettere più gli stessi terribili errori e per fare del futuro, un posto bello e felice in cui vivere
(Federica Gessi, classe 5Ce)
Sabato 27 gennaio 2024... sarebbe potuta essere una giornata come le altre: una giornata di lavoro, svago, sorrisi e abbracci. Così purtroppo non è: dobbiamo fermarci, riflettere e, soprattutto, ricordare un immane spargimento di sangue che portiamo ancora nel nostro DNA. Tuttavia, sarebbe riduttivo considerare la guerra "un semplice spargimento di sangue". Infatti, Robert Capa con le sue fotografie ci ha mostrato un lato meno cruento del conflitto: attimi di apparente calma. La guerra è il caldo abbraccio di due giovani innamorati spezzato dal gelido vento dell'inverno. La guerra è un vecchio contadino indifeso che fornisce indicazioni a un giovane soldato addestrato per uccidere. La guerra è un gruppo di militari che passa indifferente davanti al corpo esamine di una bimba che non potrà più abbracciare la madre. La guerra è un orrore, un capriccio di uomini potenti che, rintanati nelle loro case, giocano a scacchi con la vita di chi l'unico potere che possiede è quello di chinare il capo. Noi di 5De, però, non abbiamo intenzione di farlo e tutti insieme teniamo lo sguardo fisso sull'obiettivo: un passato da ricordare con fermezza, un presente da vivere con spensieratezza e un futuro da costruire con consapevolezza.
(La classe 5De)
Uscita didattica in Campigna- 3Ds e 3Fs
Il giorno Venerdì 3 Novembre 2023 le classi 3Ds e 3Fs si sono recate in Campigna a visitare una parte del Parco delle Foreste Casentinesi accompagnate dai docenti Pollini, Bellagamba, DegliAngeli, Taiola e condotte da una guida esperta che ha spiegato quali siano le caratteristiche della flora e fauna del luogo, anche dal punto di vista della Biodiversità.
La guida ha accompagnato il gruppo in un bel trekking in mezzo al bosco al passo della Calla, con diverse tappe e spiegazioni interessanti ed arricchenti.
E' stata un'esperienza molto bella per tutti, dal punto di vista sia culturale che di socializzazione.
USCITA ALLA DUCATI “Fisica in moto"
All'entrata siamo stati accolti tutti con ospitalità, ci sono state spiegate le regole e l'organizzazione della giornata. Dopodiché ci siamo divisi in 3 gruppi, ciascuno assegnato a una guida ufficiale, e ci siamo avviati ai vari laboratori. Le spiegazioni della "fisica in moto" sono sempre state molto efficaci e ci sono state frequentemente poste domande tratte dalle osservazioni, così che potessimo partecipare in maniera diretta e di conseguenza anche imparare divertendoci. Gli esperimenti credo siano stati la parte della giornata più gradevole: tutti infatti abbiamo potuto dilettarci nella sperimentazione delle varie postazioni del laboratorio di officina e di quello scientifico.
Per finire ci è stata proposta una visita all'interno dell'azienda, nella quale abbiamo potuto vedere da vicino le procedure di montaggio e di collaudo, i molteplici modelli di moto, la gestione aziendale, così da poter mettere in pratica le nozioni teoriche imparate a scuola.
In quanto attività di classe, oltre che essere un'esperienza istruttiva e intrattenente, ci ha mostrato delle possibilità lavorative.
Uscita a Pesaro
Martedì 24 ottobre 2023 le classi 2Ac, 2Bc e 2Cc hanno fatto una uscita didattica a Pesaro, e hanno avuto l’opportunità di visitare alcune delle attrazioni più importanti della città.
Durante la prima parte della mattinata abbiamo visitato la Biblioteca Oliveriana, di cui abbiamo potuto imparare la storia. L’edificio era originariamente l’abitazione di Annibale Degli Abbati Olivieri, un nobile pesarese amante della letteratura e delle arti, che decise di lasciare alla sua morte tutti i suoi libri e manoscritti alla cittadinanza. Questi formarono il primo nucleo della biblioteca, arricchitasi in seguito grazie ad altre donazioni.
Olivieri, nel suo desiderio di diffondere la cultura, fondò dunque una vera e propria istituzione culturale. La biblioteca oltre ad essere il luogo custode di questo immenso patrimonio, è anche un edificio estremamente interessante; infatti, essendo il Palazzo dove risiedeva la famiglia Olivieri, è ricco di affreschi. Abbiamo potuto osservare nel dettaglio gli affreschi (anche se tecnicamente ci è stato spiegato che non si tratta di affreschi, in quanto dipinti sull’intonaco asciutto) nella stanza che probabilmente era la sala più importante del palazzo dove si tenevano le feste. Inoltre abbiamo osservato e perfino toccato alcuni dei libri più peculiari della Biblioteca.
Strettamente collegato alla biblioteca è il Museo Oliveriano. La storia del museo è simile a quella della biblioteca: esso nasce da una prima donazione di Olivieri, arricchita in seguito dall’aggiunta di altre collezioni private. Tra i reperti più importanti del museo ci sono quelli dei Piceni, popolo italico di cui è stata trovata una necropoli a Novilara, non lontano da Pesaro. Abbiamo potuto osservare oggetti che appartenevano ai corredi funebri come fibule, gioielli, strumenti per tessere e armi, oltre a resti umani in ottime condizioni. Sono presenti anche reperti romani, come il busto di Caio Cesare, nipote di Augusto, mosaici, numerosi ex voto e lucerne.
Infine, un pezzo della collezione a cui Olivieri teneva moltissimo, tanto da imporre nel proprio testamento che venisse posto nella prima stanza del museo: l’anemoscopio. Si tratta di uno strumento risalente al II secolo d.C. il cui scopo era rilevare la presenza e la direzione dei venti.
Dopo aver visitato la Biblioteca e il Museo Oliveriano, abbiamo proseguito con un’esperienza nella “Sonosfera”.
Questa esperienza ci ha colpito e interessato particolarmente: era finalizzata alla sensibilizzazione riguardo il veloce cambiamento climatico che sta opprimendo ormai da tempo il nostro pianeta. Si è trattato di una simulazione dei tipici suoni udibili in alcune delle foreste equatoriali che stanno lentamente scomparendo, ad esempio versi di uccelli o di insetti. Il tutto è avvenuto all’interno di una “sonosfera”, una piccola stanza circolare dotata di grandi schermi che girano attorno alle sedute. Inizialmente tutte le luci si sono spente e abbiamo passato una decina di minuti al buio più totale, circondati soltanto dal canto dei volatili e dai richiami delle rane. Può sembrare disorientante, e all’inizio lo è stato, non vedere niente nonostante gli occhi aperti, ma
una volta fatta l’abitudine, è un’esperienza davvero rilassante. Avevamo la sensazione di trovarci davvero in mezzo agli alberi e alle creature di cui sentivo i versi, come se, una volta tornati la luce, avessimo potuto guardarci intorno e vedere il verde delle fronde e l’azzurro intenso del cielo. Sono state poi proiettate delle immagini e dei dati sullo schermo, che riportavano la grave situazione delle foreste ricche della vitalità che ci
aveva appena sorpreso ed estasiato tanto. Potevamo sentire la voce dell’uomo che aveva fatto quelle registrazioni, e scoprire a quali animali appartenevano quelle “voci”.
Credo che questa peculiare attività ci abbia davvero toccato più di quanto tutti i discorsi sul cambiamento climatico siano mai riusciti a fare, e sono grata di aver avuto questa possibilità.
Lia Bertoni ed Emma Casadei Lucchi – 2Bc
Uscita a Bologna - FESTIVAL FRANCESCANO
Venerdì 22 settembre le classi 4Bc e 4Fs si sono recate a Bologna per partecipare ad alcuni eventi del Festival francescano, dedicato quest’anno a “Sogno, regole, vita”, accompagnate dai docenti Marinella Casadei, Sara Bellagamba e Daniele Moretti.
Delle tante iniziative presenti, i ragazzi hanno assistito e partecipato allo spettacolo NOI SIAMO IL SUOLO, NOI SIAMO LA TERRA di e con Roberto Mercadini; alla presentazione del libro IL GALATEO DEL CAMMINARE, con Marika Ciaccia; alla conferenza SULLE REGOLE, con Gherardo Colombo; al dialogo SOGNI INFRANTI, con il Cardinale Matteo Maria Zuppi e la giovane giornalista Cecilia Sala. Gli incontri si sono svolti in Piazza Maggiore e a Palazzo d’Accursio.
Momenti di approfondimento dei temi degli incontri, del tema generale del festival e di
scoperta della città sono stati possibili in pausa pranzo e nell’attesa tra un evento e l’altro, consentendo la visita a piccoli gruppi di San Petronio, del Mercato delle Erbe, di Piazza Santo Stefano, di via Farini e di via dell’Archiginnasio. Sono stati accennati alcuni eventi e vicende legati alla storia, alla memoria e all’attualità bolognese: l’interruzione della costruzione di San Petronio, il Palazzo Re Enzo, la Libreria per bambini Giannino Stoppani, la Biblioteca Sala Borsa, la presenza dei portici. In stazione si è colta l’occasione per accennare a quanto successo il 2 agosto 1980.
La giornata è trascorsa tra momenti di ascolto attento e visite rilassanti, ed è stata allietata da musica, artisti di strada e dalla comparsa dell’arcobaleno durante il tardo pomeriggio, che ha suggestivamente incorniciato il portico dell’Archiginnasio.
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Ho avuto la possibilità di partecipare al festival francescano venerdì 22 settembre. È stata una giornata piena di scoperte. Ho partecipato ad un monologo di Roberto Mercadini, molto interessante, in cui ha trattato diversi argomenti, anche di attualità. Oltre a questo, un’intervista alla giornalista Cecilia Sala, che ha esposto e spiegato brevemente il suo libro che riguarda la situazione tra Russia e Ucraina e altre guerre in atto. Il Cardinale Zuppi ha condiviso alcune situazioni fragili in ambito di guerra. Ma tra tutti gli incontri quello che più mi ha coinvolta è stato il dialogo con Marika Ciaccia, che si è trovata quasi costretta a dover iniziare il percorso del cammino dopo una brutta trombosi a 18 anni. Ha esposto il suo ultimo libro, che ho trovato molto interessante anche per coloro che non hanno mai intrapreso un cammino. Mi sono accorta di aver provato in prima persona molte delle sensazioni che lei ha raccontato, essendo una scout; è una ragazza davvero forte e in gamba, che sa trasmettere esattamente con le parole cosa vogliono dire trekking e camminate, non solo a livello di consigli, ma anche condividendo momenti di difficoltà a livello sia fisico che mentale.
Matilde A.
La giornata trascorsa a Bologna settimana scorsa l’ho trovata molto interessante e
coinvolgente. Il momento che ho preferito personalmente è stato l’incontro con Marika
Ciaccia, ragazza che possiamo dire abbia imparato a camminare due volte: la prima volta da piccola e la seconda a seguito di una grave trombosi venosa che l’ha colpita a una gamba. Mi ha catturata il suo coraggio e la sua voglia di non arrendersi e il fatto che non si è mai fermata, anche dopo ciò che le è successo. È stato molto bello per me vedere la passione diMarika, che credo sia stata notata da tutti noi. Bellissimo è stato il messaggio da lei mandato, ovvero quello di seguire i nostri sogni e i nostri obiettivi, anche in mezzo agli ostacoli che la vita ci pone davanti.
Amanda S.
L'esperienza vissuta il 22 settembre a Bologna è stata una bella esperienza, dove
abbiamo imparato molte cose da ognuno delle tante persone che abbiamo sentito
parlare. Coloro che mi hanno colpito maggiormente sono Roberto Mercandini, Marika
Ciaccia e Gherardo Colombo. Roberto Mercadini è stato molto interessante nel parlarci
dei veri problemi presenti oggi sulla terra. In particolare mi ha colpito l'esempio che ha
fatto per spiegare alcuni fattori economici. Ha messo in relazione l'economia coi pipistrelli, raccontando che dal 2006 negli Stati uniti c'è stata una grossa diminuzione di pipistrelli e questo ha portato a una maggiore presenza di insetti (poiché i pipistrelli non se li mangiano più); la conseguenza è che a questo punto per scacciare gli insetti si è usata una grande quantità di insetticida. Sull'insetticida usato dal 2006 al 2011 è stata fatta una ricerca per capire il costo globale dell'eliminazione degli insetti (cosa che prima veniva fatta gratuitamente dai pipistrelli) e il totale è di 23 miliardi di dollari, una cosa assurda che fa capire quanto siano utili anche i pipistrelli. Ci dimostra anche che, se sono così tanto utili i pipistrelli e contribuiscono al mondo così tanto, possiamo farlo anche noi a partire dal nostro piccolo per arrivare il più lontano possibile. Marika Ciaccia è una ragazza che ha raccontato la sua storia e soprattutto mostrato a noi ragazzi ma a tutti che c'è sempre la possibilità di andare avanti e che con le difficoltà si può crescere. Un insegnamento molto importante, nel suo caso in particolare si parla del camminare e fa capire quanto sia difficile, ma bello, andare, non arrendersi e raggiungere i propri obiettivi nonostante tutte le sfide che la vita ti pone davanti. Infine un'altra frase che voglio ricordare è stata detta da Gherardo Colombo: La scelta di dove andare dipende da noi, una frase a mio parere molto bella, perché credo che la vita sia in mano a noi e stia a noi vedere come gestirla e scegliere come viverla.
Letizia B.
Ho trovato questa iniziativa molto interessante poiché, nonostante trattasse di tematiche ormai note a tutti coloro che abbiamo ascoltato, i relatori sono riusciti a presentarle in modo diverso e originale. Ad esempio, nel primo incontro sull'ecologia e sull'economia, affrontato tramite un monologo teatrale, non sono state ripetute le solite cose, ma sono stati enunciati dati concreti in modo singolare e interessante. Un altro intervento che mi ha colpito molto è stato quello dell'ex magistrato Gherardo Colombo, che è riuscito a coinvolgere tutti i presenti in una discussione su tematiche delicate, quali l'utilità delle carceri e della pena. Nel complesso è stata una giornata che definirei completa, poiché ci sono stati momenti di ascolto alternati a momenti di svago insieme ai compagni, che hanno reso la giornata attiva e stimolante.
Caterina C.
“Il camminare mette tutti sullo stesso piano; mentre quando camminiamo singolarmente siamo solo con noi stessi e dobbiamo avere fiducia in noi”: questa è la frase che più mi è rimasta impressa dalla giornata di venerdì 22. Mi ha fatto riflettere su quanto sia importante saper apprezzare il tempo che passiamo da soli. Accettare la sola presenza di noi stessi ci fa stimare ancora di più il tempo che passiamo con gli altri. Così abbiamo fatto tutti durante questa giornata. Durante le conferenze siamo riusciti ad apprezzare lo stare insieme, pure in un momento di silenzio e concentrazione, per poi passare al divertimento nella pausa pranzo, quando abbiamo potuto girare per la città di Bologna. È stata una giornata abbastanza stancante, ma un giorno in più per imparare cose nuove.
Federica S.
"Quando il gatto non c'è i topi ballano, ma quando i topi non ci sono il gatto muore di fame", questa è stata la metafora usata da Roberto Mercadini per spiegarci il collegamento tra ecologia ed economia. Nella storia da lui raccontata il gatto aveva ucciso tutti i topi per mangiare, compiendo due errori, uno ecologico, sterminando una specie, e uno economico, poiché ha gestito male le sue risorse. Questo rispecchia perfettamente il nostro rapporto con madre natura, e mi ha fatto riflettere molto sul mio impatto e su cosa posso fare nel mio piccolo per evitare gli errori del gatto.
Nel secondo incontro abbiamo approfondito il libro di Marika Ciaccia, Il galateo del
camminare, in cui spiega la sua storia complicata da quando ha avuto una pericolosa
malattia che l'ha quasi uccisa a quando è riuscita a superare i suoi problemi grazie al
movimento e al camminare. Infine abbiamo avuto una conversazione con un ex magistrato di Milano, Gherardo Colombo. Mi ha colpito molto un passaggio del suo discorso, nel quale diceva che quando qualcuno ci fa un torto spesso il nostro senso di vendetta deve essere messo da parte per il bene della comunità e della persona, affinché essa impari qualcosa, oltre a pagare per quello che ha fatto. Mi trovo d'accordo con ciò che è stato detto, perché oggi il carcere è molto duro e il 70% delle persone che esce continua a compiere reati, questo perché il carcere è più una realtà sulla via della punizione che del pentimento e della cura della persona.
Francesco C.
Uscita didattica in Campigna delle classi prime del Classico
Le classi 1Bc e 1Cc hanno effettuato un'uscita didattica sui monti della Campigna accompagnati dalla guida escursionistica Riccardo Raggi che ha aiutato i ragazzi a comprendere le bellezze e i tesori del parco delle Foreste Casentinesi. Il percorso ha toccato la cima di Monte Falco a circa 1650 m.s.l. e ha dato la possibilità di osservare da vicino il complesso ecosistema della foresta di alta quota, le sue fioriture primaverili e la presenza dell'uomo durante i secoli. Una gradita sorpresa è stata l'ultimo residuo delle nevi invernali.
Visita storico-artistica della città
La mattinata trascorsa come “Ciceroni” alla scoperta di luoghi significativi della nostra città è stata un’esperienza appassionante e ricca.
Da un lato, mettersi alla prova come “apprendisti ciceroni” ci ha resi consapevoli delle nostre, pur modeste, capacità; dall’altro, camminare insieme per Cesena ci ha fatto cogliere la bellezza dei luoghi (palazzi, chiese,...) davanti ai quali di norma passiamo distrattamente. Conoscere la città ci porta ad amarne la storia e le fattezze e, inevitabilmente, a sentirla più nostra. E per finire la visita all’abbazia del Monte ci ha consentito di apprezzare la bellezza mistica di questo luogo insieme ai nostri insegnanti che ci hanno guidato in questo anno scolastico.
(Gli alunni di 1Bc)
Uscita didattica al Museo di musica meccanica Musicalia
Il 30 Maggio 2019 la classe 4Cc, accompagnata dalla prof.ssa Manuela Piraccini e dal prof. Pietro Paolo Pollini, si è recata presso Villa Silvia di Lizzano per visitare il Museo di musica meccanica “Musicalia”, unico del suo genere nella nostra penisola.
I ragazzi hanno riscoperto una maniera di riprodurre suoni ormai dimentica, seppur straordinariamente geniale: dai salotti nobiliari alle piazze popolari, da Leonardo ad Edison, quello dei ragazzi è stato un excursus musicale, accompagnato da elaborati strumenti d’epoca provenienti da tutto il mondo.
A incorniciare l’esperienza l’incisione delle voci degli studenti su un personale cilindro di cera ha permesso di toccare con mano, in maniera estremamente divertente, le modalità di registrazione discografica dei primi decenni del Novecento.
(Gli alunni della classe 4Cc)
Al Museo Musicalia
Uscita didattica a Ravenna
Le classi seconde dell' indirizzo classico, accompagnate dai docenti Piraccini Manuela, Ranieri Anna, Borghesi Fulvia, Fiorani Gianluca e Moretti Daniele hanno effettuato una visita didattica della Ravenna bizantina alla scoperta dei monumenti più famosi, oggi patrimonio dell'Unesco.
E' stata una preziosa occasione per concludere il percorso del biennio coniugando conoscenze storiche e artistiche.
(Prof.ssa Manuela Piraccini)
Uscita a Ravenna
Uscita didattica all'impianto di compostaggio
Qual è il destino del rifiuto organico, una volta differenziato? A questa domanda hanno trovato risposta gli studenti in visita all’impianto di compostaggio di Cesena.
L’impianto riceve i rifiuti organici domestici, delle aziende agricole e delle industrie alimentari del nostro territorio provinciale. Con la loro trasformazione, mediante le due fasi separate di decomposizione anaerobica e aerobica, è possibile ottenere biometano, una forma di energia rinnovabile, e compost, un ammendante del ter-reno. Il rifiuto che diventa risorsa.
Gli studenti che hanno partecipato sono i referenti ambientali delle diverse classi, dalla prima alla quarta, del nostro Liceo. Questa visita conclude un percorso di formazione a loro dedicato che li ha resi figure di riferimento all’interno della propria classe, col compito di trasferire ai compagni cono-scenze, motivazioni, comportamenti virtuosi verso l’ambiente.
Un ringraziamento al gruppo HeraAmbiente che ha permesso la visita e agli educatori della coope-rativa Atlantide che hanno guidato gli studenti nel percorso di scoperta dell’impianto.
(Prof.ssa Bianca Maria Manuzzi)
Le immagini della visita
In visita al Tecnopolo di Rimini
Nella mattinata del 10 maggio la classe IV Cc ha avuto l’opportunità di recarsi a Rimini per incontrare i ricercatori del Tecnopolo di questa città. Si tratta di una struttura inaugurata nel 2017, finalizzata alla ricerca industriale e allo sviluppo tecnologico. Al suo interno laboratori di Chimica, Biotecnologia, Analisi e Calcolo, e strumentazioni di ricerca.
L’esperienza vissuta è stata molto interessante, soprattutto perché a informazioni sulla Chimica dei materiali si sono alternati discorsi legati alla quotidianità che hanno coinvolto noi ragazzi in prima persona. Si è parlato del mondo attuale, delle piccole attenzioni che ognuno di noi potrebbe e dovrebbe prestare a tutto, ma in particolare, ora come ora, ai rifiuti. Il consiglio che ci è stato dato è di imparare a riutilizzare, poiché è così che ognuno, semplicissimamente, può produrre una minor quantità di rifiuti e, di conseguenza, aiutare l’ambiente.
L’esperienza nei laboratori visitati, uno finalizzato allo studio dei componenti chimici organici e l’altro di quelli inorganici, ha permesso di conoscere alcune strumentazioni utilizzate nella ricerca scientifica.
(Rebecca Rossi, classe IVCc)
Guide per un giorno a Firenze
Il giorno 14 febbraio 2019 noi ragazzi della classe 4ª Ac ci siamo recati in uscita a Firenze, dove abbiamo avuto l’opportunità di essere guide per un giorno.
Dapprima abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria Novella ed in seguito Santa Maria del Fiore, secondo il programma della giornata scritto da alcune ragazze, guidati dai ragazzi “navigatori”.
In seguito ci siamo spostati al museo del Bargello dove altre ragazze hanno presentato alcuni significativi rilievi di Luca della Robbia e le statue più famose di Verrocchio, Donatello, Benvenuto Cellini e Michelangelo.
Infine siamo arrivati al Museo degli Uffizi dove una guida ci ha mostrato le opere che poco prima avevamo studiato sui libri di scuola, come per esempio la “Primavera” e la “Nascita di Venere” di Botticelli.
(Gli alunni della classe 4ªAC)
La scuola delle mogli di Molière
Domenica 17 marzo al Teatro Bonci i ragazzi di 4Ae e alcune alunne di 5Ae accompagnati dalla prof. Emanuelle Caillat hanno assistito allo spettacolo La scuola delle mogli di Molière, messo in scena dal regista e attore Arturo Cirillo.
Lo spettacolo, molto ben costruito e ottimamente recitato, ha coronato le fatiche per la realizzazione del video "Nuovi Finali" tratto dalla stessa pièce per il concorso del Miur “NUOVI FINALI – LE SCUOLE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”.
(Per vedere il video vai alla pagina del sito)
Teatro
Un’alunna del Monti a Bruxelles
La nostra alunna Giorgia Ghirardi (classe 5Bs) è stata selezionata, insieme ad altri nove alunni delle scuole di Cesena, per partecipare al progetto di educazione alla cittadinanza europea “ShUttlE - Universo Europa”.
Cuore del progetto, promosso dal Comune di Cesena, è il viaggio a Bruxelles dal 6 all’ 8 Marzo 2019.
La classe 2AS in Parlamento
Giovedì 7 febbraio 2019, la classe 2as, accompagnata dai docenti Gioacchino Colombrita e Franca Solfrini, si è recata in visita al Senato della Repubblica Italiana.
L’idea è scaturita durante le lezioni di diritto sulla Costituzione Italiana e la struttura del Parlamento. La richiesta per visitare il Senato è stata scritta da una allieva, che ha ricevuto risposta positiva successivamente. Si è approfittato dell’occasione per visitare Roma, accompagnati da una guida esperta e capace di coinvolgere la scolaresca. Roma ci ha accolto con la sua straordinaria bellezza, tempo incantevole e ci ha portato a riflettere anche sulla gestione della res publica.
(Prof.ssa Franca Solfrini)
Il saluto ai nostri ragazzi del Vice Presidente del Senato, senatore Ignazio La Russa
Cittadinanza attiva in Assemblea
Venerdì 7 febbraio le classi 5Ae, 5Be, 5Ce hanno visitato l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: la referente ha illustrato i ruoli e le funzioni degli organi di governo della regione e i ragazzi hanno presentato le loro esperienze di cittadinanza attiva.
La documentazione della giornata è disponibile sul sito dell'Assemblea
(vai alla pagina)
San Patrignano: storie che ti toccano il cuore
Venerdì 14 dicembre 2018 le classi 5Ae e 5Be si sono recate presso la comunità di San Patrignano. L'uscita rientra nell'ambito del percorso didattico di scienze umane sulla devianza e mira a rendere i ragazzi consapevoli della realtà di vita dei tossicodipendenti, delle cause della devianza e del faticoso percorso di recupero.
Le riflessioni degli alunni.
"Potevo fare a meno di mangiare, ma avevo bisogno della mia dose. Per molto tempo sono riuscito a non bucarmi, a rifiutare ogni contatto con l’eroina, ma il rischio di overdose, dopo, era ogni volta più alto.”
Una frase particolare, difficile, che colpisce e appare totalmente distante da noi ma, non è così, non è così affatto.
L’esperienza a San Patrignano ci ha permesso di capire molte cose, la “tossicodipendenza” è subdola, infame perché c’è, ed è ovunque, anche tra noi giovani, magari è l’esperienza del nostro migliore amico.
San Patrignano ci ha insegnato a non dar sempre retta ai nostri occhi e a non credere a tutto ciò che vediamo perché gli occhi a volte vedono soltanto ciò che è limitato, perché la verità è come il sole: fa bene finché non brucia.
(Matteo Sintucci 5BE)
Quando entri nella comunità di San Patrignano ti sembra di camminare in un altro mondo.
Un universo a sè stante, ettari e ettari di terreno che si snodano fra colline ricche di vigneti e vialetti ben curati. E poi li incontri.
Persone che camminano in gruppo, che ti salutano dalla vetrina del forno o che ti lanciano una veloce occhiata mentre si dirigono in mensa.
Conta 1300 abitanti questa piccola “città” che ogni anno aiuta migliaia di uomini e donne, ragazzi e ragazze a superare le proprie dipendenze, a cambiare quella risposta comune che tutti, là dentro, hanno dato a problemi diversi.
Durante tutto l’anno, San Patrignano, ospita più di 6000 studenti per il progetto di prevenzione all’uso delle droghe. Ed eccoci lì, seduti nel teatrino della comunità ad ascoltare la storia di Emiliano, Mattia, Michele e altri ragazzi che, come loro, hanno quasi finito il percorso di recupero e sanno raccontarsi con una lucidità che stupisce, in un silenzio quasi palpabile.
Storie che ti toccano il cuore, la mente, ma anche le braccia e il petto quando, alla fine dell’incontro, ci abbacciamo tutti, più volte.
Strano, per noi, entrare nel loro universo, fatto di astinenza e coraggio.
Strano sì. Forse però si dovrebbe fare più spesso.
(Nicole Casadei Della Chiesa, classe 5Ae)
Concluso lo scambio culturale con Varsavia
Si è da poco concluso lo scambio culturale con il Liceo Principe J.Poniatowskiego di Varsavia.
I venti studenti polacchi, accompagnati da tre insegnanti, sono stati ospitati dagli allievi della 4Be.
Durante la loro permanenza i ragazzi italiani e polacchi hanno visitato Bologna, Ravenna, oltre alla nostra città, ricevuti in Comune dall'Assessore Benedetti, sempre accompagnati dalle docenti Giovanna Casalboni, Letizia Nati Poltri e dalla dottoressa Bernadeta Grochowska Zammarchi.
In Aula Magna è stato anche presentato dall'autore Enzo Casadio il volume "I Polacchi in Italia nella Grande Guerra", a cento anni dalla fine del conflitto mondiale e del Centenario dell'Indipendenza della Polonia.
Condividere tradizioni e culture è stata un'esperienza sicuramente positiva per i ragazzi, di fatto cittadini europei.
(Prof.ssa Giovanna Casalboni)
Studenti del Monti contro le mafie
Giovedì 21 marzo la classe 3Cc ha partecipato a Ravenna alla manifestazione regionale della XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da “Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie”.
Dopo aver sfilato in un vivace e colorato corteo per le vie della città insieme a studenti che venivano da tutta la regione, i ragazzi si sono riuniti sotto il palco dove sono stati ricordati dai partecipanti che si alternavano alla lettura (fra cui una studentessa della classe) i nomi delle vittime innocenti di mafia.
Al termine la piazza si è collegata via streaming con la manifestazione nazionale di Padova per seguire il discorso conclusivo del fondatore di Libera Luigi Ciotti. La partecipazione alla manifestazione è stata la tappa conclusiva di un progetto volto a sensibilizzare gli studenti sul fenomeno mafioso e sulla sua presenza nella nostra regione.
Rassegna stampa: articolo di Martina Raggini (classe 3CC) sul Resto del Carlino del 22-03-209 (vai alla pagina)
Ravenna 22-03-2019
Scambio culturale con la Polonia
Da giovedì 11 ottobre 2018, gli alunni della classe 4Be, accompagnati dalle docenti Giovanna Casalboni e Letizia Nati Poltri e da Bernadeta Grochowska, presidente dell'associazione Polonia, sono a Varsavia in scambio culturale, ospiti del Liceo Ginnasio Principe J. Poniatowskiego.
1° giorno
Giovedì sera i ragazzi, con i loro partner polacchi, hanno visitato il centro storico della capitale e la città vecchia.
2° giorno
Venerdì, il gruppo ha preso parte alle Giornate della Pedagogia, assistito alla cerimonia del giuramento delle classi prime e al concerto con esibizioni di diversi allievi.
Prima del pranzo, insieme, abbiamo ripercorso le strade del ghetto di Varsavia, del quartiere di Muranow e visitato il Centro della Scienza intitolato a Nicolò Copernico.
3° giorno
Sabato i ragazzi hanno visitato il cimitero dei soldati italiani in Polonia, caduti nella prima e seconda guerra mondiale.
4° giorno
Con i loro partner sono stati nel Palazzo Reale e la domenica è stata occasione di stare con le famiglie, ammirare i tesori artistici del Museo Nazionale e attraversare lo splendido parco Lazienski.
5° giorno
Lunedì incontro con consulente per i rapporti commerciali italo-polacchi e museo Polin,sugli ebrei in Polonia. I ragazzi stanno condividendo con i loro corrispondenti della spettacolare Varsavia autunnale, insolitamente mite, ogni momento della giornata parlando ovviamente in inglese.
6° giorno
Oggi, 16 ottobre, il gruppo ha lasciato Varsavia e detto arrivederci ai partner polacchi per recarsi ad Auschwitz-Birkenau, esattamente settantacinque anni dopo la partenza del primo convoglio dal Ghetto di Roma per i campi di sterminio.
Dal maggio scorso era iniziata una preparazione a questa visita anche con il contributo di studenti del nostro Liceo che avevano aderito al progetto "Treno della Memoria" e la preziosa collaborazione della nostra guida Bernadetta Grochowska.
Ultimo giorno
Cracovia: la giornata è trascorsa a visitare l'antica capitale della Polonia.
Tra un mese i ragazzi polacchi, accompagnati da alcuni docenti, saranno ospitati dagli alunni della 4Be.
(Prof.ssa Giovanna Casalboni)
Immagini dal viaggio in Polonia
Da Sarajevo a Srebrenica: diario di viaggio
Viaggiare per ricostruire l’Europa insieme
Dall'1 ottobre 2018, accompagnati dai docenti Stefano Maldini e Manuela Biondi, da due tutor e da un interprete, le classi VAe e VBe del nostro Liceo si sono recate in viaggio d'istruzione a Sarajevo, Mostar e Sreberenica. Il viaggio ha costituito la tappa finale del progetto Operation daywork realizzato insieme al Centro Pace di Cesena negli scorsi mesi di marzo e aprile. Il progetto ha visto gli studenti impegnati nell’incontro con i rappresentanti dell’associazione Adopt Srebrenica (l’unica in cui operano insieme giovani serbi e musulmani nel tentativo di ricostruire nel loro paese una memoria condivisa). Scopo del progetto è stato far entrare i ragazzi e le ragazze a contatto con una situazione reale di conflitto interno all’Europa per renderli consapevoli da un lato delle complessità delle sue radici, dall’altro della necessità di immaginare percorsi nuovi per giungere a soluzioni pacifiche e condivise.
(prof. Stefano Maldini)
Diario di viaggio: emozioni e riflessioni degli alunni
Le immagini del viaggio: Posizionare il cursore su ogni immagine per leggere la relativa didascalia
Viaggio a Sarajevo, Mostar e Sreberenica
Gli alunni danesi al Monti
Si è concluso martedi 25 Settembre 2018 lo scambio culturale tra il Liceo Monti e la Th Langs Skole di Silkeborg. Lo scambio tra alunni del biennio e la classe 9 della Th. Langs era iniziato nel maggio scorso, quando 44 studenti del Monti e tre insegnanti avevano trascorso una settimana a Silkeborg impegnati in attività comuni con la scuola danese.
Gli stessi studenti danesi, accompagnati da quattro docenti, hanno ricambiato la visita nella settimana dal 18 al 25 settembre. Gli studenti delle due scuole hanno condiviso attività di gruppo e tempo libero finalizzate all’ arricchimento culturale e linguistico.
Il Team Scambi Linguistici del Liceo Monti coglie l’ occasione per ringraziare i genitori, gli studenti e i docenti per la grande attenzione e disponibilità.
(Prof.ssa Gisella Faedi)
Scambio Liceo Monti - Th Langs Skole di Silkeborg
Immagini dal cuore dell'Europa
Sono partiti oggi gli alunni delle classi 4Bs, 4Ds, 5Cs e 5Ds per un interessante viaggio d'istruzione nel cuore dell'Europa: il Parlamento Europeo di Strasburgo, Friburgo, Colmar e Lione.
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