Giovani epigrafisti latini alla scoperta di Sarsina
Il giorno 7 febbraio la classe 3Cs si è recata in visita presso il sito di Sarsina, l’antica civitas romana di Sassina, nota per aver dato i natali verso il 254 a C. al celebre commediografo latino Plauto. La visita della cittadina ha preso le mosse dalla cattedrale di S.Vicinio e dai resti del Foro romano per poi proseguire dentro al Museo archeologico. Come degli storici, degli epigrafisti e degli archeologi, i nostri studenti hanno intrapreso un accurato lavoro di ricerca e di studio preventivo di una selezione di iscrizioni risalenti al periodo tra I sec. a.C. e II sec.d.C. Ciò ha permesso agli alunni di approcciarsi con consapevolezza al patrimonio del Museo archeologico della cittadina, acquisendo nozioni di epigrafia latina e storia locale. Gli alunni si sono messi in gioco esponendo in piccoli gruppi e a turno la storia, il contenuto e la traduzione delle epigrafi analizzate, con riferimenti alle istituzioni della Sarsina romana, ai personaggi eminenti ed ai luoghi di rinvenimento degli oggetti. L’approccio diretto ai reperti ha permesso agli studenti di contestualizzarli nell’ambiente in cui fiorì l’autore Plauto, precedentemente affrontato in Letteratura latina. La visita al Museo, grazie anche all’apporto delle docenti Silvia Mignatti e Chiara Mariani e della Dott.ssa Stefania Perini, si è ampliata con reperti statuari, musivi, fittili ed archeologici di grande rilevanza. Vi è stato anche un momento dedicato alla visione della ricostruzione del triclinio romano, con ricco pavimento originale a mosaico. I reperti conservati nel Museo di Sarsina risalgono gli scavi sistematici della prima metà del ‘900 nella zona della Necropoli sulla sponda destra del fiume Savio detta di Pian di Bezzo, luogo interessato da frane e depositi alluvionali, che hanno portato alla scoperta di numerosi monumenti sepolcrali di varia pezzatura, culminanti nei grandi mausolei di Obulacco e Rufus (quest’ultimo alto quasi 14 metri ha richiesto la costruzione di un’ala affiancata al Museo). Fra i pezzi unici della collezione si contano i grandi pavimenti a mosaico di ispirazione ellenistica raffiguranti il Trionfo di Dioniso o l’Ercole ebbro provenienti da due grandi domus della città romana. Tra gli oggetti esposti al Museo vi sono una tazza di vetro multicolore emersa intatta da uno scavo, il bronzo con il ratto di Europa o ancora i corredi di ceramiche invetriate da desco, tipiche dell’area medio-adriatica. Dalla Dott.ssa Perini è stato preventivamente fornito agli studenti un ricco corredo didattico con cui poter lavorare a scuola in vista dell’uscita. A conclusione della mattinata si è inoltre visitato il recente scavo archeologico relativo all’area Nord del Foro romano. La visita è consigliata alle classi terze del Liceo Classico o delle Scienze Umane, formando preventivamente la classe con nozioni di epigrafia latina e storia locale.
La docente Silvia Mignatti