Un libro di storie per i bambini della Pediatria
Lunedì 27 Maggio i ragazzi delle classi 2Bs e 2Es si sono recati all’Ospedale Bufalini di Cesena, nel reparto di Pediatria per offrire uno scorcio di normalità e allegria ai bambini ospiti, leggendo e drammatizzando le storie e le filastrocche da loro inventate nel corso di un’attività di progetto svolta durante l’anno scolastico. Il libro, che le ha raccolte, è stato lasciato in dono al termine della rappresentazione.
Grazie ai ragazzi che hanno attuato questo progetto e a tutti quelli che vi hanno collaborato. Buona lettura a tutti i bambini che lo leggeranno.
(Prof.ssa Antonietta Capelletti e Prof.ssa Bianca Maria Manuzzi)
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IL PROGETTO E IL SUO SIGNIFICATO
Un libro di storie… una porta aperta sul mondo che si porge a chi si affaccia alla vita.
Un libro di storie assomiglia anche alla casa: un luogo sicuro dentro il quale sentirsi consolati e protetti, uno spazio di serenità e di normalità: come un abbraccio o un sorriso.
Se poi il libro è scritto da giovani adolescenti che desiderano esercitarsi in questa sfida per regalare uno squarcio di allegria ai bambini che vivono una esperienza di malattia, tutto ciò acquista ancora più significato.
Quando abbiamo proposto ai ragazzi delle classi 2Bs e 2Es questo progetto dal titolo “Il lupo tra realtà e fantasia: storie e fiabe per i bambini della Pediatria”, volevamo costruire una esperienza interdisciplinare, capace di far comprendere ai ragazzi “l’unità del sapere e del fare”, per uscire dai canoni di una visione settoriale delle materie e mostrare che è possibile agire in modo sintonico. Volevamo soprattutto dare un senso a quello che si apprende a scuola, rendere palpabile la sua rilevanza formativa e sociale, ma anche constatare che tutto ciò può servire per andare incontro ai bisogni altrui, ponendo la propria competenza a servizio della comunità.
Questo libro è fatto di storie che hanno un filo conduttore; il protagonista è spesso un animale affascinante e misterioso che ogni tanto ricompare nel mondo reale così come nella nostra vita fantasmatica con la sua ambiguità e l’inquietudine che provoca: il lupo.
Immersi dentro a una società super tecnologica che ha perduto il suo contatto col mondo naturale e i suoi abitanti selvatici, fatichiamo a renderci conto che vicino a noi, spesso a pochi chilometri di distanza, esiste ancora un pianeta parallelo, in cui vigono le leggi ecologiche delle catene alimentari, in un equilibrio ancestrale tra prede e predatori che continua a sopravvivere in modo tenace.
L’immaginario del lupo è antico, vasto e spesso allarmante e si riversa sul vissuto dei bambini come l’oggetto della paura che è sempre presente, ma che va affrontata ed esorcizzata.
Raccontare storie con il lupo ha sempre questo effetto benefico di rielaborazione delle esperienze ansiogene a cui si dà un corpo e un nome, certo minacciose, ma che vanno affrontate con coraggio e determinazione.
Certamente si intravede bene la trasposizione simbolica riferita alla malattia che disorienta il bambino, il quale comprende che qualcosa di pericoloso sta accadendo quando deve andarsene da casa ed essere ricoverato in un luogo di cura che non conosce e che gli appare per questo temibile.
Ci vuole tutta la propria tenacia e tutto il proprio eroismo per affrontare queste situazioni e un libro può essere un buon compagno di viaggio per controllare e dominare tali momenti di crisi.
Questo progetto, tuttavia, non si è fermato qui: ha cercato, come sottolinea il suo titolo, di superare quell’immaginario negativo che l’uomo ha costruito intorno al lupo e che ha radici lontane; siamo andati alla ricerca, accompagnati da esperti, delle cause che hanno prodotto la costruzione di questo paradigma, per riappropriarci di un rapporto più realistico e scientifico con questo animale affascinante che ci ricorda le nostre origini.
Alla fine, i ragazzi hanno mostrato di comprendere che la conoscenza fornisce gli strumenti per una relazione più umana e costruttiva col mondo, con gli altri e con la natura di cui dobbiamo diventare sicuramente tutti figli più degni e rispettosi.
Questo libro di storie è il risultato di questo percorso articolato.