Tuttoscuola maggio 2015
CAPOVOLGERE (OGNI TANTO) SI PUO '...
Il dibattito sulla Digital Competence in ambito scolastico risulta ad oggi in Italia molto controverso. Non occorre conoscere la letteratura scientifica per vedere in atto uno scontro tra due posizioni, basta entrare in una sala docenti e raccogliere osservazioni, battute, scambi di opinioni. Qualora poi vengano introdotte classi dotate di tablet o aule TEAL e dunque si paventi l’inevitabile introduzione di una prassi didattica non più centrata sulla lezione frontale, gli schieramenti si fanno subito più agguerriti. Da una parte i sostenitori della tradizione umanistica che temono una deriva efficientista della scuola, dall’altra i fautori di un’innovazione tout court. Diverse sono le ragioni che principalmente motivano il diffuso scetticismo, tra queste la mancanza di valide teorie pedagogiche relative all’introduzione delle nuove tecnologie e quindi di efficaci strumenti di valutazione degli effetti sui processi di apprendimento: “Vi è per il momento un abisso tra la maturità raggiunta dai mezzi tecnologici e l’immaturità dell’elaborazione concettuale sul come, e a quale scopo, possono essere utilizzati i mezzi informatici nel contesto della pratica educativa".
Articolo di Alessandra Tesei