Contro la violenza sulle donne
Molti nomi senza volto appesi lungo le scale del Liceo Monti hanno accompagnato i passi dei ragazzi e degli insegnanti che salivano le scale nella giornata del 25 novembre: per ricordare donne giovani e adulte che hanno perso la vita e testimoniare quello che accade nella nostra società, che è difficile da dire, ma ancora più da tacere.
La classe 3Bs si è attivata e con passione e coinvolgimento autentico, come solo gli adolescenti sanno fare, si è chiesta se si poteva fare qualcosa: come portare alla riflessione di tutti il fatto che qualcuno trovi "normale" porre fine all'esistenza di qualcunaltro; paradossale e inaccettabile, poi, che ciò venga fatto in nome di un presunto amore che si trasforma in un mostro che divora e inghiotte la vita. I ragazzi hanno costruito un percorso tematico, fatto di cartelloni, sagome legate da un filo rosso, come da un comune destino, di statistiche sulla violenza perpetrata sulle donne e ricordato l'emanazione della legge penale che punisce il reato di stalking .
Hanno elaborato un monologo letto poi in ogni classe dell'Istituto.
E' stato un giorno intenso in cui loro, da protagonisti, hanno potutto constatare che ciascuno può contribuire a cambiare una cultura della sopraffazione che ancora, qua e là, aleggia all'interno dei nostri contesti di vita: non vogliono stare a guardare da passivi spettatori, ma sottolineare che niente deve essere dato per scontato e che, con spirito critico, si può agire insieme cercando le soluzioni ai problemi che la nostra società complessa ci pone.
(prof.ssa Antonietta Capelletti)