GRAZIA DELEDDA, DONNA E SCRITTRICE RIBELLE
Vivere in un contesto socio-culturale che emargina, ostacola e ingessa in ruoli prestabiliti non ha potuto certamente fermare la carica letteraria e umana di una personalità capace di aprire molte strade, non solo per sé ma anche per i suoi tanti lettori e le sue tante lettrici. La figura di Grazia Deledda, autodidatta per formazione, pioniera e insieme massima esponente a inizio Novecento di una narrativa italiana finalmente anche al femminile, è stata al centro dell’approfondimento curato dalla prof.ssa Elena Gagliardi per le classi quinte del Liceo, inaugurato in questi giorni e parte integrante, insieme alle lezioni su Renato Serra tenute dal prof. Paolo Turroni, del progetto Incontri con l’autore. Deledda, sarda d’origine, romana d’adozione e cittadina onoraria di Cervia per le sue lunghe frequentazioni estive, prima donna vincitrice del Nobel per la Letteratura nel 1926, ha saputo nelle sue numerose opere coniugare magistralmente le istanze veriste con quelle più magiche del simbolismo, non solo descrivendo ma anche affrontando in maniera ostinata e mai rassegnata il “vento” sferzante del destino.