Enaiatollah Akbari: “La vita è fantastica”, anche da clandestino
Martedì 24 maggio gli studenti e le studentesse delle classi 1Bs, 3Ds e 2Cc hanno incontrato in videoconferenza Enaiatollah Akbari, il protagonista del libro che hanno letto in questo finale di anno scolastico, ovvero Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda.
Il giovane afgano ci ha conquistato prima col suo racconto letterario e poi con la sua diretta testimonianza: abbandonato a 10 anni dalla madre in Pakistan per salvargli la vita dai talebani, è stato per diverso tempo un clandestino nei suoi spostamenti in Iran, Turchia e Grecia, finché ha ottenuto in Italia (“un posto fantastico” per i suoi diritti civili, così lui la definisce) il tanto agognato permesso di soggiorno come rifugiato politico.
I ragazzi gli hanno posto diverse domande, facendo riferimento sia alle sue incredibili vicissitudini da immigrato irregolare sia alla drammatica situazione che ancora oggi caratterizza l’Afghanistan per la sua mancanza di libertà e di rispetto della persona, soprattutto della donna; Enaiat ha risposto sempre col sorriso e con la saggezza di chi ama la vita e ha imparato tanto dalle durissime esperienze che ha vissuto. Lui dice di avere costantemente nel cuore quelle persone che sono state importanti per lui, in particolare il suo maestro di scuola, che gli ha insegnato il valore dello studio per la vita e che è stato ucciso davanti ai suoi occhi dai talebani per il suo pericoloso lavoro di docente, e una nonna greca, che, dopo averlo ritrovato nel suo giardino sporco e in mutande, lo ha curato come un “angelo”, facendogli fare una doccia, vestendolo, offrendogli del cibo e anche dei soldi per il prosieguo del suo viaggio.
Enaiat ci consiglia, quindi, di essere gentili con tutti, dall’anziano che potrebbe avere bisogno per attraversare la strada a un compagno di classe che chiede soltanto di essere ascoltato, e di aggrapparci, anche nei momenti più difficili, alle persone positive e belle che abbiamo conosciuto o che ci stanno intorno.